Impariamo la Preghiera da Gesù: “Abbà, la tua bontà ha offuscato i miei occhi, e dal profondo del mio essere ti benedico!”
2024 – Anno della PREGHIERA
Dopo trent’anni trascorsi a Nàzareth, Gesù si avventura nel deserto e ascolta Giovanni Battista, testimone della verità. Giovanni non si riferisce mai a sé stesso, ma a qualcuno di più grande di lui. Il Nazareno si rivolge a Giovanni come se fosse l’ ultimo dei peccatori e, inchinandosi con umiltà, viene battezzato nel Giordano. Questa esperienza unica della paternità di Dio, che chiama Abbà – papà, lo segnerà per sempre, trasformando la sua vita! Gesù è colmato dall’ unzione della bontà dello Spirito. Ed è una comunicazione che va al di là delle esperienze ordinarie con il Padre, che parla con lui rivelando il meraviglioso mistero della sua filiazione: “Tu sei il Figlio mio, l’amato!” (Mc 1,9-11).
“Abbà, ogni giorno mi incontro con Te nella preghiera dove respiro speranza. Mi sono chiesto non solo ciò che tu aspetti da me, ciò che devo fare e per cui mi hai inviato, ma anche chi sono io. Oggi ho vissuto un momento culminante nel mio cammino, quando uscendo dall’ acqua ho visto i cieli squarciarsi e dall’ acqua e lo Spirito scendere su di me. E ti ho sentito dirmi che sono il tuo amato Figlio. Che sorprendente avventura, Abbà, essere il Figlio in cui ti compiaci! Lo Spirito è stato la causa dell’ interiorizzazione di questa unica e sublime consapevolezza di figliolanza, che ho sentito dalle tue labbra, Abbà. Apro il mio cuore a te, che sei il centro della mia vita e la fonte della mia esistenza, per capire ciò che vuoi dirmi. Mi sono sentito pieno di Spirito, scoprendo me stesso come il tuo molto amato Figlio, e si è acceso in me il desiderio di fare la tua volontà, di portare a compimento la tua opera, Abbà- padre!”.