PARROCCHIA DI SANTA CECILIA
Unità Pastorale di Villafranca Padovana
PARROCCHIA DI SANTA CECILIA
La Chiesa di Santa Cecilia

CENNI STORICI​

Il primo documento riguardante Villafranca è del 1190 ed è l'atto di fondazione della chiesa di S. Cecilia. Questa chiesa ebbe subito una certa importanza e autonomia, già nell'atto di fondazione veniva dotata di un cimitero. E’ possibile tracciare la storia della chiesa di S. Cecilia, che mantenne sempre una posizione di preminenza sul Santuario della B. Vergine delle Grazie, soltanto a partire dagli ultimi anni del Cinquecento. La chiesa originaria era più piccola dell’attuale e diversamente orientata rispetto all’attuale; era dotata di pochi arredi sacri; vicino sorgeva la canonica. Nonostante le numerose sistemazioni attuate, con il passare degli anni il suo stato di conservazione divenne sempre più fatiscente. Il primo intervento radicale riguardò la ricostruzione del campanile che presentava un’altezza minore dell’attuale fu collaudato nel 1859.Solo nel 1876 ebbero inizio i lavori di costruzione della nuova chiesa che subirono però numerose sospensioni. Il parroco don Giovanni Strazzabosco, nel 1891 riprese i lavori con nuova energia, portando a termine la costruzione nel 1895. Successivamente nel 1946 il campanile fu sopraelevato portandolo all’attuale configurazione. La chiesa di Santa Cecilia fu consacrata il 7 settembre 1903 dal cardinale Giuseppe Callegari.

facciata chiesa
Chiesa S.Cecilia

Itinerario Artistico



La chiesa parrocchiale di Santa Cecilia, così come si presenta oggi, è il risultato di successivi contributi architettonici e pittorici. Di seguito sono brevemente tratteggiati i principali elementi che il visitatore, dopo essersi soffermato ad osservare la facciata, incontra percorrendo l’itinerario artistico interno.

1- La facciata

Le due nicchie “ospitano” le sculture di due importanti figure della chiesa locale: Santa Cecilia Vergine e Martire, patrona della parrocchia di Villafranca (a destra) e San Gregorio Barbarigo (a sinistra). Sono opera dello scultore padovano Paolo Boldrin e furono collocate nel 1935. Di pregevole fattura è il mosaico a lunetta sopra la porta d’ingresso, è opera del pittore romeno Mihail Ivanov e fu realizzato nel 1996. Nella lunetta centrale è rappresentata l'immagine di S. Cecilia; in quella esterna il Cristo, in posizione centrale e tra gli angeli, incorona la Santa. Ai due lati ci sono le figure della Madonna e di Sant’Antonio.

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Facciata

altare s.cecilia
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Altare di Santa Cecilia

2 - L'altare di santa cecilia

La tela, opera di Gianfranco Verri, rappresenta S. Cecilia in un gesto di carità verso una famiglia bisognosa; è stata installata nel 1990 in sostituzione dell’antica tela delle “Anime”, oggi custodita nella “Cappella della S. Famiglia”. Infatti, in origine, l’altare era intitolato alle “Anime” e fu realizzato nel 1907 dallo Scultore Donazzan da Pove.

3 - Il Battistero

Il “fonte battesimale” collocato, in un vano vicino all'ingresso della chiesa; in passato era funzionale alla celebrazione del rito del battesimo. La vasca è stata costruita nel 1900 e consacrata nel 1903 dal Card. Giuseppe Callegari contestualmente alla nuova chiesa parrocchiale. Attualmente, il fonte battesimale in uso è posto sul presbiterio vicino al crocifisso.

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Battistero

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Altare della Madonna

4 - L'altare della Madonna

Fu il primo altare a essere costruito, nel 1897. L’opera fu affidata agli scultori Donazzan e Zanchetta di Pove. L’anno successivo fu acquistata la statua della Madonna Pellegrina, e la carretta per portarla nelle processioni, dalla ditta Cappello-Scanferla di Padova. La statua della Vergine che risalta nel bianco dei marmi, ha in mano la corona del rosario: ci invita alla preghiera fiduciosa e assidua.

5 - Il Crocifisso

Il grande crocifisso, regalo personale del parroco don Settimo Levorato a ricordo della Missione nell’anno 1965, era inizialmente posto sulla controfacciata sopra la bussola di ingresso. Venne spostato nel presbiterio nel 1972 con i lavori di restauro della chiesa.

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Crocifisso

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Altare e Ambone

6 - L'altare e l'Ambone

Nell’ artistica formella dell’altare è idealizzata la cena di Gesù con i discepoli di Emmaus, pensati qui come due sposi, a sottolineare l’importanza di accogliere Gesù nella famiglia. Le sedie vuote indicano che tutti sono invitati alla mensa del Padre.Sull'ambone risalta l'immagine di S. Cecilia nell'atto di suonare l’arpa. Le figure in bassorilievo argentate vennero eseguite dall'artista Ruzzon di Tessara Padovana e montate sugli elementi in legno di noce acquistati nell’anno 1978.

7 - L'ALTARE MAGGIORE

L’altare maggiore fu realizzato dallo scultore Donazzan di Pove del Grappa nel 1914. Le porticine in ottone furono realizzate dalla ditta Bottacin di Venezia; i 6 candelabri in ottone risalgono al 1927. La classica struttura dell’altare ha nelle parti laterali la presenza di due angeli oranti che rammentano la presenza del Signore, al centro incontriamo il tabernacolo incastonato in una elegante edicola. La grande corona in legno dorato, intagliata dal sig. Tommasin di S. Giorgio delle Pertiche, era stata installata precedentemente, nel 1912.

8 - L'ORGANO

L’attuale organo deriva dal recupero del più antico e grandioso strumento che fu acquistato nel 1903 dalla ditta Annibale Pugina di Padova. Il complesso fonico di considerevole valore era posto sulla controfacciata, sopra la porta di ingresso. Nel 1963, la ditta Ruffatti di Padova realizzò il nuovo organo, recuperandone alcune parti oltre a 2000 canne.

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Altare Maggiore

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Altare di Sant'Antonio

9 - L'Altare di Sant'Antonio

Nel 1901, per opera della ditta Donazzan di Pove, fu realizzato l’altare in onore di Sant’Antonio Quest’ultimo sostituì il precedente dedicato al SS. Redentore. Il 13 giugno del 1928 fu acquistata in Val Gardena la statua del Santo dei Miracoli che possiamo ammirare pure oggi. Il Santo sembra invitare anche noi a seguire la strada che lui ha percorso.

10- L'Altare di San Giuseppe

Nell’abbellimento della nuova chiesa, nel 1907, fu realizzato anche l’altare di S. Giuseppe. La tela, del pittore G. Vianello, raffigura il transito del padre umano di Gesù, Giuseppe, alla presenza di Maria. Recentemente, nel 2015, nel fornice attiguo all’altare è stata posta una statua lignea di San Giuseppe, realizzata dalla ditta Stuflesser di Ortisei.

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Altare di San Giuseppe

Nel Soffitto...

Si notano sul soffitto della chiesa una serie di affreschi settecenteschi di autore ignoto, che si ammiravano nell’antico soffitto del Santuario delle Grazie rimosso nel 1959, e che nel 1972 sono state sistemate come decorazione della chiesa. La pittura più grande e centrale riguarda l’Assunzione della Vergine. Nei due riquadri più piccoli sono raffigurati quattro santi: S. Cecilia e S. Agata, due martiri della chiesa dei primi secoli; San Benedetto e Santa Scolastica, fondatori dell’ordine Benedettino maschile e femminile. I quattro tondi posti in posizione laterale simmetrica, raffigurano in chiaroscuro i quattro evangelisti: Marco con il leone, Matteo con l’angelo, Luca con il toro, Giovanni con l’aquila.

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soffitto

Esterni

Tondo

Ciclo
GianFranco Verri

Don Gianfranco Verri, prete Giuseppino, nato a Segusino (TV) nel 1931, muore nel 2020. Fin da giovane, assieme alla vocazione sacerdotale ha coltivato la passione per la pittura; i suoi dipinti si ispirano ai grandi maestri veneziani, anche se conferma uno stile del tutto personale che sottolinea il contenuto religioso e il messaggio catechistico. La nostra chiesa parrocchiale ospita alcune sue pitture raffiguranti cinque episodi tra i più celebri del Vangelo: nell’arco trionfale il “Battesimo di Gesù” (A) ad opera del Battista e la “Manifestazione dello Spirito Santo” (B) nel cenacolo; nel presbiterio, la “Santa Cena” (C) del giovedì pasquale e il “Commiato di Cristo” (D) prima dell'ascensione; sulla parete di ingresso, il “Discorso della montagna” (E) noto come l’annuncio delle beatitudini. La presentazione ufficiale di queste opere artistiche si realizzò in due momenti solenni del 1990: nel settembre lo stesso autore spiegò il significato delle sue opere; in ottobre ci fu la Celebrazione di inaugurazione presieduta da Mons. Tiziano Scalzotto. Dopo qualche mese venne realizzata anche la pala dell’altare di “Santa Cecilia”.

Verri - Battesimo di Gesù

Verri - Beatitudini

Cappella della Sacra Famiglia

Michail Ivanov è un pittore rumeno, nato a Bucarest nel 1958 e approdato in Italia nel 1994. Dopo gli studi artistici realizzati in patria nell’Università di Arte Sacra del Patronato Ortodosso Romeno ed essersi affinato nella tecnica pittorica della tradizione orientale (icone), ha realizzato alcuni lavori nei dintorni della sua città natale. Si fermò per un periodo a Villafranca dando un contributo significativo nell’abbellimento artistico delle strutture di culto della nostra parrocchia, in Santuario prima, e nella chiesa parrocchiale poi. La Cappella della Sacra Famiglia, è completamente affrescata dall’artista romeno con l’inconfondibile stile orientale: gli affreschi iniziati nel 2002 furono benedetti da Mons. Oscar Rizzato il 29 settembre 2003. Nella parete lato nord (F) si ammirano due opere, l’ “Annunciazione di Maria” e l’ “Annunciazione di Giuseppe”; nella parete sud (G) la “Pentecoste” e nella parete del presbiterio (H) la “Crocifissione”, l’ “Ultima Cena”, l’ “Ascensione” e la “Sacra Famiglia”.