Che bello, Signore, in questo tempo fai giungere ai nostri orecchi le parole del profeta: “Consolate, consolate il mio popolo, parlate al suo cuore!“.  Sì, è proprio di questo di cui abbiamo bisogno: essere consolati e consolare, con la certezza che consolando siamo a nostra volta consolati. Non è un tempo facile quello che stiamo vivendo. Si direbbe che molti sono più impegnati a raccontare storie di male che di bene, storie di morte che di vita. Eppure, mettere al mondo la vita, generare vita, è una scommessa sul futuro, è credere nel futuro, è impegnarsi per un futuro migliore. Dare vita, è avere la pazienza di una mamma che con cura si prepara e attende, aprendo un varco alla gioia, per accogliere chi sta’ per arricchire la nostra povera e inquieta famiglia umana. Abbiamo pure bisogno di mettere al mondo parole che nascono dal cuore, che fanno bene al cuore, che lo accarezzano, che non si alimentano di cattiveria, di odio, di sospetti, di pregiudizi. Certo le strade si stanno addobbando di festoni colorati e di luci scintillanti. Tutti parlano di festa, ma pochi sanno il perchè di questa festa e chi è festeggiato. Anche i biglietti d’auguri stanno abbandonando il più impegnativo Buon Natale, rifugiandosi in un più laico e neutro Buone Feste! Dovremmo sostare un poco per ricordare, con rinnovata fede, che un Bambino nasce, che la Luce viene nel mondo per illuminare percorsi di verità, per colmare ataviche seti di giustizia, per riannodare rapporti d’amore. Allora, saremmo in grado di lasciar emergere il desiderio che una volta di più ti implora, di ritornare ad essere, Signore, il Pastore che ci guida, che ci nutre, che si prende cura di noi, tenendo conto delle nostre diversità, delle nostre malattie, delle nostre ferite, dei nostri strani e differenti percorsi. Prendici ancora per mano, Signore, principe della Pace!  BUON NATALE NEL SIGNORE

a TUTTI e a CIASCUNO !