UN VANGELO CHE ILLUMINA LA VITA (Marco 6,7 13)

L’incontro con la Parola in questo tempo estivo, è un incontro con la vita vera in cui la missione che Dio ci affida non si può vivere da soli, ma “a due a due”, in una comunità in cui si aspetta chi resta indietro supportandone il passo lento. Quante volte ci facciamo prendere dall’ ansia di non saper affrontare ciò che ci capita! E noi, per non farci trovare impreparati, elaboriamo progetti, organizzando eventi e pianificando riunioni in cui spesso il nostro obiettivo diventa, senza rendercene conto, rivendicare la nostra autorità sperando che altri si limitino a ratificare le nostre scelte riconoscendo che siamo i migliori.
Tuttavia può capitare di abbatterci perché la nostra testimonianza non raggiunge i risultati sperati, portandoci così a forzare le vite degli altri verso una strada che forse questi, giustamente, non vogliono percorrere. Onde evitare ciò, diventa necessario vivere l’ annuncio come un dono gratuito, e non come un’ambizione personale.
Questa missione si vive insieme, laici e sacerdoti, perché non c’è alcun potere da rivendicare: l’unico potere è quello di Dio. Non ci viene chiesto di vincere una gara, ma di entrare in quello che la vita ci pone davanti e rimanervi, facendoci presenza viva nei luoghi che ogni giorno abitiamo. E se questa presenza non viene accolta, basta lasciare un segno di testimonianza, accettando la libera scelta di chi
vuol fare un percorso diverso.
Solo con l’umiltà di chi sa di non essere abbastanza potremmo annunciare una Parola non nostra, ma di Dio, e assumere la sua stessa missione. e con la nostra sola presenza, unita a quella di chi ci sta accanto, avremo davvero quella forza di portare luce fra le tenebre, sollievo nelle sofferenze, concordia nelle
divisioni, coerenza nelle doppiezze e armonia nella confusione.