“Attraverso il deserto, Dio ci guida alla libertà”
dal Messaggio per la Quaresima 2024
La quaresima è il tempo di grazia in cui il deserto torna ad essere il luogo del primo amore.
Dio educa il suo popolo, perché esca dalle sue schiavitù e sperimenti il passaggio dalla morte alla vita. Il 1° passo è quello di voler vedere la realtà.
Dio per primo vede,osserva e ode le sofferenze del suo popolo. Dobbiamo chiederci: oggi il grido di tanti fratelli e sorelle oppressi arriva anche a noi? Ci scuote? Ci commuove? Il Faraone d’ Egitto spegne i sogni, ruba il cielo, fa sembrare immodificabile un mondo in cui la dignità è calpestata e i legami autentici sono negati. Chiediamoci in questa Quaresima: desidero un mondo nuovo? Viviamo un forte deficit di speranza; subiamo un impedimento a sognare. Accogliamo la Quaresima come tempo forte in cui la sua Parola ci viene nuovamente rivolta. E’ tempo di conversione, tempo di libertà. A differenza del Faraone, Dio non vuole sudditi, ma figli. Il deserto è lo spazio in cui la nostra libertà può maturare in una personale decisione di non ricadere nella schiavitù. Troviamo nuovi criteri di giudizio e una comunità con cui inoltrarci su una strada mai percorsa. Questo comporta una lotta. Sempre alla voce di Dio si oppongono le menzogne del nemico. Temibili sono gli idoli: potere tutto, essere riconosciuti da tutti, avere la meglio su tutti. Mentre gli idoli rendono muti, ciechi, sordi, immobili quelli che li servono (Salmo 114,4), i poveri di spirito sono subito aperti e pronti: una silenziosa forza di bene che cura e sostiene il mondo. E’ tempo di agire, e in Quaresima agire è anche fermarsi. Fermarsi in preghiera, per accogliere la Parola di Dio, e fermarsi come il Samaritano, in presenza del fratello ferito, alla presenza di Dio, presso la carne del prossimo. La Quaresima è tempo di decisioni comunitarie, scelte controcorrente, capaci di modificare la quotidianità e ripensare gli stili di vita, non da malinconici, ma da gioiose persone libere!
PAPA FRANCESCO