“il dono del risorto”.
Pentecoste: il compimento della Pasqua.
E’ lo stesso giorno di Pasqua, quel giorno così pieno di emozioni per gli apostoli! Tutto è cominciato con il messaggio che le donne sono venute a portare. Poi la corsa al sepolcro, spalancato e vuoto. E di conseguenza la selva di interrogativi, di perplessità e di paure che abita il cuore e la mente. Adesso però Gesù stesso appare ai suoi, ristabilisce il contatto con loro e proprio nel luogo in cui aveva celebrato la sua ultima cena. La comunione interrotta è ripristinata. Dopo gli eventi drammatici della passione e della morte. Dopo le fragilità e i tradimenti, dopo la tristezza e il dolore. Adesso il Signore è di nuovo in mezzo a loro. Quello che è accaduto non è stato solo un incidente di percorso. Se il Risorto mostra le sue mani forate dai chiodi e il suo fianco squarciato dalla lanci è perché quelli sono i segni autentici dell’ amore ed è passando per quel tunnel oscuro e difficile di sofferenza e di morte che si è compiuta la salvezza dell’ umanità. La reazione degli apostoli è immediata: dopo tanto dolore finalmente fiorisce la gioia! Vedere di nuovo Gesù significa ritrovare la speranza. La loro non è stata solo un’ illusione. Se egli è vivo, il suo progetto è vero ed è più forte di qualsiasi cattiveria umana. E’ stata proprio questa la missione di Gesù: affrontare e vincere le forze del male, strappare gli uomini al peccato e alla cattiveria. Lo ha fatto con la sola forza dell’ amore, offrendo se stesso, la sua stessa vita, fino a morire.
Ora il testimone passa ai suoi: la strada che lui ha tracciato e percorso per primo, tocca a loro imboccarla. Non saranno soli, però. Non verranno abbandonati a se stessi, alle loro risorse ed energie. Il Risorto dona loro lo Spirito: il soffio vitale capace di trasformare i cuori e la faccia della terra. Sarà lo Spirito, dunque, a condurli. Sarà lo Spirito a trasmettere forza e luce. Su di lui potranno sempre contare. E spesso egli li metterà davanti a sorprese imprevedibili. Avverranno fatti che faranno trapelare la sua azione. Presenza discreta, ma sicura, lo Spirito produrrà cambiamenti inspiegabili. A partire da loro stessi che affronteranno il mare aperto della storia e andranno incontro a ostilità e rifiuti, senza paura. Saranno loro, con il loro coraggio e la loro fiducia, il primo segno di ciò che può operare.
“Entri a porte chiuse, Gesù, e rimani in mezzo a loro.
Trasmetti ai tuoi discepoli una missione, quella stessa che il Padre ha affidato a te e li prepari rigenerandoli attraverso il dono dello Spirito.
Vieni Santo Spirito di Dio!”