San Gregorio Barbarigo
Il cardinal Barbarigo
visita il santuario
Anche negli anni successivi continuò l’abbellimento del Santuario tanto che nel 1650 fu posta una magnifica icona con l’immagine della Vergine che cardinale San Gregorio Barbarigo ammirò nella visita pastorale del 1670. Nella penultima visita il Cardinale Barbarigo trovò il Santuario “Celeberrimo in tutto il vicariato”, si soffermò a pregare, esaminò attentamente la chiesa con i suoi altari, arredi, reliquie, libri canonici, confraternita, casa del rettore e “il giardino ameno e delizioso”.
Le Confraternite
del Santuario
Si succedettero altri rettori che continuarono a tenere vivo il fervore e la devozione alla Vergine finché si arrivò al triste periodo che segnò la caduta della Repubblica Veneta quando la chiesa fu spogliata di tutti gli argenti e fu sciolta la confraternita dei trenta nobili veneti. Rimase invece l’antica confraternita di S. Maria delle Grazie detta anche “Fraglia “. Tra i rettori che si succedettero ricordiamo don Girolamo Campagnolo che resse il Santuario per 38 anni. Durante la prima guerra mondiale il Santuario fu requisito e ospitò i soldati e nella seconda guerra mondiale ospitò pure le suore Elisabettine sfollate da Padova. In questi anni di tragedie rifiorì la devozione alla Vergine per ottenere maggiore speranza e fiducia nell’aiuto celeste. Infatti risalgono a quegli anni i grandi pellegrinaggi a piedi che venivano fatti nelle domeniche di Maggio dalle parrocchie vicine di Limena (con banda), di Ronchi, di Taggì di Sopra, Poiana, Campodoro, Bevadoro …