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Dopo secoli in cui le nostre comunità parrocchiali hanno vissuto attorno al proprio campanile, eccoci arrivati all’Unità Pastorale di Villafranca Padovana. L’evento è così importante che sarà il Vescovo Antonio Mattiazzo in persona ad avviare questa nuova forma di espressione di Chiesa sul territorio. In realtà non è così nuova come pensiamo, perché sul territorio diocesano esiste già da vent’anni e sul territorio nazionale molto di più. Per la prima volta però i cristiani di Ronchi, Taggì di Sopra, Taggì di Sotto e Villafranca si trovano insieme per vivere la fede nel Risorto, attraverso gli ambiti della liturgia, della carità e dell’annuncio. Una domanda: è la strada giusta? La risposta è immediata: ne siamo profondamente convinti, in quanto una delle ultime preghiere di Gesù rivolte al Padre ha come oggetto l’unità della comunità dei cristiani (Gv 17,21ss). Pertanto più lavoriamo per un percorso di unità e più ci avviciniamo alla sua volontà. L’ “U.P.”, perciò, sarà presto una sigla che sarà riportata nei nostri bollettini parrocchiali ed indicherà il “marchio” che caratterizzerà il nostro nuovo modo di fare pastorale e di dire la nostra fede tra la gente dei nostri paesi. Da oggi mai più si penserà al proprio orticello, ma ogni comunità parrocchiale dovrà ripensarsi con il “noi” dell’U.P. E questa sarà anche la nostra forza. Ogni parrocchia sarà sostenuta, accompagnata, valorizzata dalle altre tre parrocchie che compongono l’U.P. Spariranno affermazioni del tipo: “Siamo in pochi”, “Questo nessuno lo sa fare”, “Non ne abbiamo le capacità e le competenze”. Infatti si metteranno insieme le forze e le abilità, si condivideranno le strutture e le risorse, si gioirà dei “successi” propri e altrui. Gli Orientamenti Pastorali della diocesi di quest’anno parlano del “Il bene che c’è tra noi”. Ma il bene che c’è fra quattro parrocchie è molto di più rispetto a quello che c’è nella singola comunità. E se è vero che il bene è contagioso, allora quando inizieremo a incontrare tutta questa abbondanza di bene non torneremo più indietro! Diamoci reciprocamente una pacca sulla spalla per iniziare il nuovo cammino, ma soprattutto lasciamoci spingere dalla mano dello Spirito. In questo chiediamo l’aiuto e la preghiera di tutti, specie quella dei nostri anziani e malati che vivono nella sofferenza: le loro preghiere unite alla loro fatica hanno un peso maggiore davanti a Dio. Chi può non manchi domenica 26 ottobre nel tardo pomeriggio all’appuntamento storico della nascita dell’Unità Pastorale di Villafranca Padovana. Ringraziamo i Consigli Pastorali Parrocchiali per la disponibilità fin ora dimostrata anche nel preparare l’U.P. Vi aspettiamo, per iniziare il cammino insieme.
26 ottobre 2014
••d. Angelo, d. Giuseppe, d. Paolo, d. Ottavio
Ai Consigli Pastorali Parrocchiali di Ronchi di Campanile, Taggì di Sopra, Taggì di Sotto, Villafranca Padovana, con i loro presbiteri
Carissimi Presbiteri, fedeli laici e religiose, “la pace del Signore sia con voi”. Nella circostanza dell’incontro dei Consigli Pastorali delle Parrocchie di Ronchi di Campanile, Taggì di Sopra, Taggì di Sotto e Villafranca Padovana desidero assicurarvi la mia vicinanza spirituale e confermare e benedire il vostro impegno di comunione. Vi radunate, infatti, nel discernimento comunitario per delineare un cammino di condivisione pastorale tra le vostre comunità parrocchiali. Ritengo decisivo che con pazienza e gradualità, ma anche con chiarezza di obiettivi e coerenza di intenti, possiate esercitare ed applicare lo stile di sinodalità che caratterizza il cammino pastorale della nostra diocesi. Si tratta di attuare un nuovo tessuto di incontro e di vicendevole aiuto tra le comunità parrocchiali che territorialmente sono già vicine. Il "prossimo" da amare - secondo il comandamento di Gesù –sono anche le parrocchie vicine. Oggi sono molte le ragioni pastorali e socio-culturali ben presenti nel vostro territorio per cui declinare questo amore in collaborazione tra parrocchie, in sostegno vicendevole, in messa in comune delle risorse spirituali e relazionali. La prospettiva di condivisione che vi sta innanzi e che presuppone il qualificato servizio dei vostri quattro Consigli Pastorali, si apre gradualmente alla progettualità diocesana dell’Unità Pastorale nel contesto del Vicariato. A questo è finalizzato il vostro “consigliare” avendo cura particolare per tutte le componenti delle vostre comunità. Vi incoraggio di cuore a portare avanti questa ricerca, a concretizzarla in forme di condivisione tra le vostre quattro comunità parrocchiali. So che avete già sperimentato una modalità di incontro unitario tra le quattro Presidenze dei Consigli Pastorali in vista di un più incisivo “lavorare insieme”. Il nuovo cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi con l’accompagnamento offerto ai genitori e poi tutto il ricco esercizio pastorale a livello vicariale e a livello diocesano orientano verso questa sinodalità organica. Portate avanti nella fiducia vicendevole e con speranza tutto questo. Gli Uffici diocesani competenti si pongono accanto a voi per sostenere questo cammino verso l’unità in pastorale. Tutte quattro le parrocchie sono chiamate, in forma paritaria, a concorrere a questo sviluppo di sinodalità. Vi ringrazio di cuore. Permettete anche un pensiero di riconoscenza del tutto particolare ai vostri presbiteri. Nel modo loro specifico perseguiranno questo intento comunionale. Ringrazio, dunque, don Angelo Corrà, don Paolo Pegoraro, don Giuseppe Alberti che – in questa fase di passaggio in quanto Vicario foraneo – tiene anche la responsabilità pastorale della parrocchia di Taggì di Sopra; con loro anche don Ottavio Ongaro. Questi presbiteri sempre più si aiuteranno vicendevolmente per il bene di tutte e quattro le comunità. Vi sollecito a valorizzare ulteriormente il ministero diaconale già attivo nelle vostre comunità, accanto alle altre forme di ministerialità ecclesiale. Avremo, poi, modo di definire le ulteriori tappe di questo cammino, in collaborazione con i Responsabili diocesani che ci stanno già accompagnando. Abbiamo intrapreso il cammino quaresimale verso la celebrazione annuale della Pasqua. Come ho ricordato nel mio messaggio alla Diocesi, “sosteniamoci nelle fatiche e nelle sofferenze, alimentiamo l’amore, apriamoci alla speranza”. Vi benedico.
Padova, 17 marzo 2014
••Padre Vescovo Antonio Mattiazzo