L’ottobre missionario di quest’anno, si pone in piena sintonia con il Giubileo, dedicato al tema della Speranza. Viviamo in un mondo nel quale sembra regnare più la preoccupazione che la speranza; un mondo sul quale si addensano sempre più minacciose nubi di guerra; aumenta in tutti noi l’ansia per i cambiamenti climatici e per la sopravvivenza di molti popoli e del pianeta stesso.
In questo clima, come cristiani siamo chiamati a mantenere viva la certezza che Dio non è assente a queste nostre preoccupazioni e ci chiama ad una “missione speciale”: «lasciarci guidare dallo Spirito di Dio e ardere di santo zelo per una nuova stagione evangelizzatrice della Chiesa, inviata a rianimare la speranza in un mondo su cui gravano ombre oscure» (Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2025).
È questo il motivo principale della nostra preghiera e del nostro impegno in questo ottobre missionario. Non possiamo dimenticare che la nostra fede ha il suo fondamento in Gesù Cristo, diventato vittima di un mondo ingiusto e crudele che lo ha condannato a morte, «e a una morte di croce» (Fil 2,8), pur non riconoscendo in lui alcuna colpa (Gv 19,4), ma che riconosciamo come “il Risorto”, “il Vittorioso”, colui che ha sconfitto ogni forma di male, anche di quel male che agli occhi degli uomini sembrava irreparabile, cioè la morte. È qui, nella fede pasquale, che troviamo la fonte della nostra Speranza! E di questa Speranza noi siamo testimoni e annunciatori. « Siamo “gente di primavera”, con uno sguardo sempre pieno di speranza da condividere con tutti, perché in Cristo “crediamo e sappiamo che la morte e l’odio non sono le ultime parole” sull’esistenza umana».
Il primo impegno, in questo ottobre missionario giubilare sarà, per noi e per le nostre comunità, la preghiera. A questo ci esorta il Santo Padre: «Non dimentichiamo che pregare è la prima azione missionaria e al contempo “la prima forza della speranza”».
L’ottobre missionario sia, per tutti noi e le nostre comunità, occasione per rinnovare la vocazione di discepoli-missionari, «lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera» (Rm 12,12).
Centro Missionario Diocesano – Padova