Carissimi e carissime, in questo mese di maggio guardiamo a Maria, la madre di Gesù, con particolare affetto e devozione. La più antica preghiera a lei dedicata recita così: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta!”.
Questa preghiera è stata rinvenuta ad Alessandria d’ Egitto, incisa in un papiro e, secondo gli studiosi, potrebbe risalire agli inizi del III° secolo; chiama Maria con il titolo di “Madre di Dio”, prima ancora che lo facesse il Concilio di Efeso nel 431 d.C. E’ bella questa preghiera per la sua semplicità, che si può cogliere nel riconoscimento della misericordia e della capacità di soccorso della Madre di Cristo, vero Dio e vero uomo. Nei momenti di difficoltà e di prova, la preghiera e l’affidamento a Maria ci aiutano a compiere la volontà di Dio nella nostra vita e a fidarci di Gesù che ha per noi progetti di pace e bene.
Maria è un segno per noi pellegrini di speranza in questo anno Giubilare: quello che Dio ha compiuto in lei è ciò che vuole compiere in ognuno di noi. Per questo è un segno di speranza sicura. La speranza, infatti, è attesa sicura delle promesse di Dio ed è sicura perché garantita dalla parola di Dio. Lei è garanzia di consolazione: guardando a lei noi vediamo il nostro destino, in lei è anticipato il progetto che Dio ha per noi. Impariamo a guardare a Maria, riconoscendola come Madre e Maestra, imparando da lei come si diventa veri “discepoli” di Cristo. Siamo tutti alla scuola di Maria – in questo mese più che mai – discepoli di colei che ha il merito più grande che è quello di “cambiare i grandi peccatori in santi e apostoli. (don Giuseppe Musardo – Amen 05/2025)
FIORETTO: Lunedì: Santuario, via Roma, Gomiero, Campodoro, Matteotti, Villa Maschio. Martedì: Santuario; Mercoledì: Santuario, Via Scalona; Giovedì: Santuario, Fiumi, Pascoli, Delle Rose, Cappellaro, Busa, Villaranza, Bachelet; Venerdì: Santuario