Il Papa: CAMMINIAMO INSIEME NELLA SPERANZA!
in Quaresima usciamo dalla autoreferenzialità, per essere “tessitori di unità”
Percorrere la vita “senza calpestare o sopraffare l’altro”, non lasciando che
nessuno “rimanga indietro o si senta escluso”: è uno degli appelli contenuti nel
messaggio di Francesco nel tempo di preparazione alla Pasqua. Nel testo il
Pontefice chiama i fedeli ad accompagnare, aiutare e accogliere fratelli e sorelle in
“situazioni di miseria e violenza”, nel comune viaggio “verso la casa del Padre”
In questa Quaresima vinciamo “la tentazione di arroccarci nella nostra
autoreferenzialità e di badare soltanto ai nostri bisogni,” ma siamo “viaggiatori migliori”
nel percorso della vita, accompagnando le persone in “situazioni di miseria e di
violenza”. Papa Francesco esorta i fedeli a confrontarsi concretamente con coloro
che, nelle loro comunità, vivono in situazioni di vulnerabilità, fisica o spirituale. Il
Pontefice incoraggia i cristiani a non dimenticare i loro fratelli ai margini, nel viaggio
della vita “verso la stessa meta”, e ad essere “tessitori di unità” in un mondo
marcato da tensioni e divisioni.
Confrontarsi con le realtà altrui. In questo Anno Santo, il Papa richiama il
cammino del popolo di Dio verso la terra promessa, narrato nel libro dell’Esodo
dell’Antico Testamento, ed evidenzia come “non possiamo ricordare l’esodo biblico
senza pensare a tanti fratelli e sorelle che oggi fuggono da situazioni di miseria e di
violenza e vanno in cerca di una vita migliore per sé e i propri cari”. Lasciamoci
interpellare dalla “realtà concreta di qualche migrante o pellegrino” per riflettere se
siamo “statici” nella nostra “zona di comodità” o cerchiamo “percorsi di liberazione
dalle situazioni di peccato e di mancanza di dignità”. Verifichiamo “nella nostra vita,
nelle nostre famiglie, nei luoghi in cui lavoriamo, nelle comunità parrocchiali o
religiose” se siamo “capaci di camminare con gli altri, di ascoltare, di vincere la
tentazione di arroccarci nella nostra autoreferenzialità e di badare soltanto ai nostri
bisogni”. Essere “tessitori d’unità” in questo tragitto “I cristiani sono chiamati a fare
strada insieme, mai come viaggiatori solitari. Lo Spirito Santo ci spinge ad uscire da
noi stessi per andare verso Dio e verso i fratelli, e mai a chiuderci”, insiste il Papa.