47^ GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA 02 febbraio 2025
“TRASMETTERE LA VITA SPERANZA DEL MONDO”, è il titolo del Messaggio dei nostri Vescovi Italiani per la prossima Giornata per la Vita. Il brano biblico che ha ispirato i vescovi è tratto dal libro della Sapienza: Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue, Signore, amante della vita. (Sap 11,26).
Non sarà superfluo ricordare che questa Giornata la celebreremo in un contesto giubilare e in concomitanza con la festa della presentazione di Gesù al Tempio. In entrambi i casi forte è il rimando alla speranza. In primis perché l’anno giubilare proprio ci orienta in questa direzione, secondariamente, perché nell’incontro con Simeone e Anna, l’umanità vede realizzata la promessa di un Messia, venuto per liberare e per aprire le porte dell’intimità con il Padre, con un’alleanza dal sapore nuziale.
Anche i Vescovi ci ricordano come non può venir meno la speranza, nonostante in questo tempo si continuino a fare scelte egoistiche, vedi ad esempio l’ormai conclamata denalità e la guerra come soluzione di conflitti, che però non trovano soluzione, che non rendono veramente libero l’uomo. Ma l’antidoto sta proprio nel veleno. La speranza si nutre di fecondità ed è per natura sua generativa. Così siamo chiamati a operare per rimuovere tutti quegli ostacoli che impediscono un’apertura generosa alla vita, a tutte le vite. Siamo invitati a “un’alleanza sociale per la speranza, che (…) lavori per un avvenire segnato dal sorriso di tanti bambini e bambine che vengano a riempire le ormai troppe culle vuote in molte parti del mondo”. “Un’alleanza sociale che promuova la cultura della vita, mediante la proposta del valore della maternità e della paternità, della dignittà inalienabile di ogni essere umano e della responsabiltà di contribuire al futuro del Paese mediante la generazione e l’educazione di figli”. In questa avventura possiamo confidare nell’alleanza con un Dio che si presenta come amante della vita, che si fa carico di ogni fragilità, che accorci ogni distanza per permettere a ciascuno di noi di poter celebrare nozze eterne con lui. Per introdurci in un banchetto che ha il sapore della fraternità della pace.