LASCIAMOCI ATTRARRE dalla SPERANZA
Carissimi tutti, Carissime tutte,
iniziamo i primi passi di questo nuovo anno accogliendo e seguendo l’ invito di Papa Francesco che, alla vigilia del Santo Natale, lo scorso 24 dicembre 2024, portando su di sé i segni dei nostri limiti e della nostra fragilità, ha aperto e varcato per primo la Porta Santa, dando inizio all’ Anno Giubilare ordinario, tempo di grazia e di perdono, di conversione e di costruzione di una nuova fraternità.
È stato uno di quei gesti destinati alla storia, un “gesto grande” che, fissandosi nella nostra memoria collettiva e personale, ci dirà sempre quanto importante e bello sia lasciarsi attrarre da un cammino di luce e di bellezza, di gioia e di ricerca, con il desiderio nel cuore della Verità, per poter incontrare il Signore Gesù, “porta” di salvezza (Gv. 10,7.9), “nostra speranza” (1Tm 1,1). Chiamando tutti i popoli del mondo a farsi “Pellegrini di Speranza”, il Sommo Pontefice diventa segno di una comunione e di una unità di cui l’intera umanità sente la nostalgia e l’ urgenza in questo momento della storia. I nostri passi e cammini individuali e comunitari di conversione, ci aiuteranno ad irradiare negli ambienti e luoghi della nostra vita la luce della Speranza.
La Speranza cristiana – che è Cristo stesso – “non illude e non delude, perché è fondata sulla certezza che niente e nessuno potrà mai separarci dall’ Amore” (n.3 – Spes non confundit). Questa virtù teologale – la Speranza – nell’ iconografia cristiana viene rappresentata anche da una figura femminile che tiene tra le mani un’ àncora. E’ immagine della chiesa che vive l’esperienza di Dio e trova un punto sicuro. Come l’ àncora serve a tenere ferma la nave quando giunge alla terra ferma e determina un punto fisso, cos. il Cristiano trova in Cristo il punto su cui appoggiarsi per non lasciarsi travolgere dalle onde delle difficoltà e delle prove, dei dubbi e delle crisi.
Dopo aver preparato il Giubileo con l’ anno della preghiera (2024) – e che per noi di Villafranca ha coinciso con il 25° della Via Crucis monumentale del nostro amato Santuario delle Grazie -, l’ Avvento e il Natale ci hanno accompagnato all’ incontro del Signore Gesù a Betlemme; nella povertà del presepe Lui si è rivelato come il Salvatore e la Speranza nostra, in un bambino di cui nessuno potrà mai aver paura. In questo cammino giubilare che si apre davanti a noi, sentiamo la fortuna e-il dono di vivere di più il nostro Santuario; è uno dei luoghi per l’ intera nostra Diocesi scelti come luogo spirituale dove vivere il dono del Giubileo con le sue pratiche, che sempre devono corrispondere ad una tensione interiore che ci porta ad una viva esperienza di Dio nella vita (S. Confessione, Ascolto della Parola di Dio, Preghiera secondo le intenzioni della Chiesa, Pellegrinaggio, Gesti di carità). Tutto il bene che esiste nella vita e nella fede del popolo di Dio, che prega e annuncia il Vangelo di Cristo, si vuole che venga distribuito per la salvezza di tutti, segnando una vera conversione e risposta generosa al Battesimo ricevuto. In questo consiste l’ Indulgenza che la si pu. vivere per sé e anche per i propri cari defunti. La Chiesa, come madre premurosa, desidera che a molti, anzi a tutti, venga data la possibilità di un cammino che aiuti ciascuno a fare sempre più propria la “Vita buona del Vangelo”. Ancora una volta è Maria, la madre del Signore, che ci ripete: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela!” (Gv 2,5), come abbiamo riflettuto e vissuto nel Sinodo Diocesano che in quest’anno nuovo stiamo attuando nelle tre priorità che sono state individuate e proposte a tutti noi (1-Collaborazioni Pastorali tra Parrocchie vicine; 2-crescita dei Ministeri Battesimali Laicali; 3-Piccoli Gruppi della Parola).
“Lasciamoci fin d’ora attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano. Possa la nostra vita dire loro: “Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore” (Salmo 27,14). Possa la forza della speranza riempire il nostro presente, nell’ attesa fiduciosa del ritorno del Signore Gesù Cristo, al quale va la lode e la gloria ora e per i secoli futuri”. (n.25 -Spes non confundit).
Buon Anno Santo, Buon Cammino. Don Francesco – parroco