PARROCCHIA DI SANTA CECILIA
Unità Pastorale di Villafranca Padovana
PARROCCHIA DI SANTA CECILIA

“DILEXIT NOS!” -“CI HA AMATI!”,


conosciamo l’ ultima Lettera Enciclica del Papa su Sacro Cuore di Gesu’.

Il 2° capitolo si sofferma sui gesti e sulle parole d’amore di Cristo, mentre il Questo è il cuore che ha tanto amato” spiega come la Chiesa rifletta e abbia riflettuto “sul santo mistero del Cuore del Signore”. Il Papa sottolinea che “la devozione al Cuore di Cristo è essenziale per la nostra vita cristiana in quanto significa l’apertura piena di fede e di adorazione al mistero dell’amore divino e umano del Signore, tanto che possiamo affermare che il Sacro Cuore è una sintesi del Vangelo”. Di qui l’invito a rinnovare la devozione al Cuore di Cristo anche per contrastare “nuove manifestazioni di una ‘spiritualità senza carne’ che si moltiplicano nella società”. È necessario tornare alla “sintesi incarnata del Vangelo” davanti a “comunità e pastori concentrati solo su attività esterne, riforme strutturali prive di Vangelo”. Negli ultimi due capitoli, il Pontefice mette in luce due aspetti importanti della devozione al Sacro Cuore: l’esperienza spirituale personale e l’impegno comunitario e missionario”. Nel 4°, “L’amore che dà da bere, rilegge le Sacre Scritture, e con i primi cristiani, riconosce Cristo e il suo costato aperto in “colui che hanno trafitto” che Dio riferisce a se stesso nella profezia del libro di Zaccaria. Diversi Padri della Chiesa hanno menzionato “la ferita del costato di Gesù come origine dell’acqua dello Spirito”, in primis Sant’Agostino, che “ha aperto la strada alla devozione al Sacro Cuore come luogo di incontro personale con il Signore”. L’ultimo capitolo “Amore per amore” approfondisce la dimensione comunitaria, sociale e missionaria della devozione al Cuore di Cristo, che sempre ci invia ai fratelli”. L’amore per i fratelli è infatti il “gesto più grande che possiamo offrirgli per ricambiare amore per amore”. Il testo si conclude con una preghiera: “Prego il Signore Gesù che dal suo Cuore santo scorrano per tutti noi fiumi di acqua viva per guarire le ferite che ci infliggiamo, per rafforzare la nostra capacità di amare e servire, per spingerci a imparare a camminare insieme verso un mondo giusto, solidale e fraterno. Questo fino a quando celebreremo felicemente uniti il banchetto del Regno celeste. Lì ci sarà Cristo, che armonizzerà tutte le nostre differenze con la luce che sgorga dal suo Cuore aperto. Che sia sempre benedetto!”.