PARROCCHIA DI SANTA CECILIA
Unità Pastorale di Villafranca Padovana
PARROCCHIA DI SANTA CECILIA

INTRAPPOLATI in un mondo che non “allena” alla vita reale

(di Giovanna Pasqualin Travers da  Difesa del Popolo 22/09/2024) 

In seguito alla richiesta al governo di vietare lo smartphone prima dei 14 anni e l’ uso dei social agli under 16.

I motivi di questa richiesta: “Da un lato l’evidenza clinica e di ricerca secondo la quale utilizzare lo smart-phone prima dei 14 anni aumenta il rischio di sviluppare una serie di problemi che hanno a che fare con la salute fisica, mentale e socio relazionale. Dall’altro la consapevolezza che l’acquisizione da parte dei bambini e bambine di abilità e competenze per sostenere le sfide dell’esistenza, per “allenarsi” alla vita, avviene molto meglio nella vita reale che virtuale. La fragilità che oggi constatiamo nell’età evolutiva, sono anche il risultato del fatto che gran parte della vita dei minori si è trasferita nella dimensione digitale.

Conseguenze con evidenza scientifica: Analizzando tutte le ricerche disponibili, emerge che l’uso precoce impatta in modo significativo su quattro aree: deprivazione del sonno, meno relazionalità sociale, frammentazione dell’attenzione, fragilità dei funzionamenti cognitivi.

Chi tocca intervenire? Finora il tema era di pura responsabilità dei genitori. Lo stato, di fronte oggi a conclamati fattori di rischio per la salute del minore, come l’alcol o il fumo, stabilisce norme e divieti a supporto del progetto educativo dell’adulto e a tutela del bambino. Laddove non arriva la famiglia, deve arrivare un messaggio chiaro dello Stato: la società civile decide qual è il bene maggiore per il minore, non lascia discrezionalità intorno a questo tema, ma stabilisce un limite chiaro con l’obiettivo non di reprimere, bensì di proteggere”.